Chi sono


Vincenzo Zurlo - Osteopata DO M.ROI

Un mio carissimo paziente, il signor Piero, un giorno mi disse “esistono due categorie di medici, chi lavora per business e chi per vocazione”. Inizialmente non compresi l’importanza di quella sua dichiarazione, ma con il passare degli anni ho capito che alle persone bisogna dare qualcosa di più di una diagnosi.

Nel mio lavoro reputo fondamentali quattro caratteristiche: curiosità, ascolto, comunicazione e tocco.

Sono una persona curiosa perché credo che alla base di questa caratteristica risieda la conoscenza. Fare l’osteopata richiede curiosità perché è solo con essa che si può investigare le ragioni di un sintomo.

Ascolto i miei pazienti con attenzione e coscienza perché quando una persona espone la ragione del suo problema non sta descrivendo solo un sintomo, ma sta raccontando di sè e della sua storia.

Comunico con il paziente attraverso un linguaggio chiaro e semplice, coinvolgendo la persona nel ragionamento clinico e informandolo su quali saranno le mie intenzioni di trattamento.

Il giusto tocco rappresenta invece l’arma dell’osteopata attraverso il quale interagisce con il sistema corpo umano interrogandolo e aiutandolo alla guarigione. Un bambino, uno sportivo, una donna gravida, un impiegato, un operaio sono tutte persone diverse che necessitano di tocchi differenti. Personalmente cerco di adottare sempre un tocco affine alla persona che ho di fronte con l’intento di personalizzare il trattamento del mio paziente.

“conosci la tua anatomia e la tua fisiologia, ma quando poni le mani sul corpo di un paziente
non dimenticare che vi abita un’anima vivente”
(A.T.Still, padre dell’osteopatia)